Palazzo Monsignani

Ultimato dopo il 1522, il palazzo fu in origine proprietà della famiglia Alidosi e successivamente acquistato e ingrandito dalla famiglia dei Sassatelli. Sulla via Emilia si incontra l’imponente facciata con basamento a scarpata da cui si accede, tramite l’entrata principale del palazzo, a un cortile porticato. Le arcate sono decorate da esili colonne in arenaria e capitelli recanti gli stemmi di Giovanni Sassatelli, all’epoca capo della fazione guelfa di Imola. Sulla retrostante piazza del Duomo, invece, si trova l’entrata di servizio per le stalle. Nel palazzo, oltre alla corte dei Sassatelli, alloggiavano anche le loro milizie private. Alla fine del Settecento la porzione maggiore appartiene al conte Alessandro che sceglie di non lasciare la sua cospicua eredità ai discendenti del fratello Roberto, ma al nipote ex filia della sorella Marianna, Antonio Monsignani, il cui cognome resta legato alla storia del palazzo.

Il palazzo è di proprietà privata e ospita la sala per concerti ‘Mariele Ventre’, utilizzata per la Stagione Concertistica, per le sessione di esami e per i saggi dell’Accademia di Imola e messa a disposizione per iniziative di carattere culturale della Città di Imola.