La documentazione conservata presso l’Archivio Storico del Monte di pietà di Bologna è molto antica, annoverando tra i primi documenti medievali confluiti nel diplomatico del Monte di pietà di Bologna, alcuni atti notarili vergati su membrane risalenti al Trecento. Le carte del Monte di pietà di Bologna coprono un arco cronologico assai esteso, compreso tra i secoli XV e XX. Questi nuclei documentari così ricchi e variegati sono un complesso di fonti di enorme valore culturale per ricostruire la storia della città di Bologna tra Basso Medioevo ed Età Contemporanea e contribuiscono grandemente a ricomporre il quadro generale della storia del Welfare in Occidente e in particolar modo le vicende legate alla nascita, allo sviluppo e alla trasformazione dei Monti di pietà in Italia tra Tardo Medioevo ed Età Moderna, le vicende connesse all’affermazione del sistema bancario italiano, locale e nazionale, nel corso degli ultimi due secoli e, infine, la storia ancora giovane delle Fondazioni bancarie italiane. Questo patrimonio è conservato in un archivio storico che permette di osservare le buste settecentesche, gli statuti cinquecenteschi e gli antichi Libri Giornale e Libri Mastro rivestiti di cuoio cotto e di immagini miniate dell’Imago Pietatis a partire dal Quattrocento e fino al Settecento. Arricchiscono il patrimonio mappe e piante acquarellate, a partire dai Cabrei riguardanti le proprietà urbane e del contado dell’eredità Torfanini e Ghisilieri. L’archivio storico conserva inoltre oggetti particolari come le grandi chiavi di Età Moderna che servivano per aprire e chiudere i forzieri del Monte di pietà e altri manufatti tipici di un banco che esercitava credito su pegno, come riproduzioni di monete, di bilance per valutare i pegni preziosi, di valige per trasportare il denaro, timbri e conii. Non meno interessanti sono i frammenti di codici medievali in pergamena con notazioni musicali e capilettera miniati o i registri contabili cartacei, dei secoli XII-XV, venuti alla luce durante gli interventi di restauro della documentazione archivistica più antica del fondo del Monte di pietà. Tutto ciò può essere visitato e consultato presso la sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
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