Il borgo fortificato di Castello di Serravalle ha origini antiche, si formò a difesa dell’esarcato di Ravenna contro le invasioni barbariche. Venne poi raso al suolo dai Longobardi nel VIII secolo e fu ricostruito nel Medioevo sulle fondamenta romane. Nell’800 diede persino asilo a Carlo Magno, diretto a Roma. Fino al 1109 fece parte del feudo di Matilde di Canossa e fu poi aspramente conteso tra la ghibellina Modena e la guelfa Bologna nella storica lotta fra le 2 città.
Dell’antica fortificazione che dà il nome al paese si possono ancora ammirare l’ingresso medievale e la torre del 1523 mentre il palazzo signorile, interamente costruito in cotto a ridosso della torre, è di forme settecentesche.
Nel cuore del borgo, il duecentesco palazzo comunale fu sede della magistratura del Capitano della Montagna occidentale infatti, nel salone d’ingresso un bassorilievo in arenaria raffigura il cavaliere Iacopino da San Lorenzo in Collina, famoso Capitano della Montagna.
Al castello non manca nemmeno la tradizionale storia di fantasmi. Si racconta infatti che nella rocca vaghino ancora le anime delle mogli del crudele Boccadiferro. Nelle notti di maggio i loro spettri vagano nel borgo spargendo un misterioso profumo mentre nella torre del castello echeggiano i lamenti dello stesso Boccadiferro che fu infine ucciso dalla tredicesima moglie. Il castello di Serravalle, con la sua storia e la sua architettura, ispirarono nel 1920 il compositore lucchese Gaetano Luporini (1865-1948) nel musicare l’opera che vi è ambientata intitolata "Amore e morte", su libretto di Giuseppe Lipparini.
Annualmente presso il borgo si tengono eventi culturali ed enogastronomici. Presso il borgo ha inoltre sede l'Ecomuseo della Collina e del Vino.
Mappa
Borgo fortificato di Castello di Serravalle
Via della Rocca
40050 Castello di Serravalle
Interessi
- Arte e Cultura
- Natura e Paesaggio