La Filanda - Casa della Pace

Nel 1851 un gruppo di nobili e ricchi borghesi bolognesi, tra cui il Ministro Marco Minghetti e il Conte Zucchini, fecero erigere un grande e moderno opificio per la lavorazione della canapa a Casalecchio di Reno, in località Canonica, inglobando edifici preesistenti adibiti a fabbrica di carta, raffineria d'olio, ecc. 

Il canapificio era, all'epoca, uno dei primi in Italia per dimensioni, macchinari e disponibilità finanziaria. La struttura originaria venne progressivamente ampliata, soprattutto dopo il 1906, quando il Linificio e Canapificio Nazionale acquistò l'opificio dagli antichi proprietari. Dall’inizio della produzione al 1910, l’opificio funzionò esclusivamente a energia idraulica, ottenuta sfruttando il salto d’acqua del canale. Nel 1910 il funzionamento della fabbrica si rese indipendente dalla forza idraulica con l’installazione di una macchina a vapore. Lo sviluppo dell’attività subì una battuta d’arresto durante il primo conflitto mondiale, per poi riprendere con rinnovata energia dopo il 1918. La struttura fu adibita, successivamente, a caserma prima e durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, dopo l'armistizio, l'edificio venne gravemente danneggiato da una sollevazione popolare e dai bombardamenti. Il complesso ha riaperto nel 2014 con l'inaugurazione di una centrale idroelettrica in grado di produrre energia equivalente al consumo di circa mille famiglie. Le turbine sono state installate nella stessa posizione dell'impianto del Mulino della Canonica che funzionava già nel XII secolo. L'edificio dispone di un'area museale sull'uso delle acque a fini energetici, dove è alloggiata una turbina a scopo divulgativo, visibile anche dall'area pedonale che si affaccia sul canale. L'opera è di proprietà del Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno che durante l'anno organizza visite guidate ed eventi.

Il canapificio è stato in parte recuperato come sede della Casa della Pace La Filanda.