Itinerario accessibile: la zona universitaria tra scienza e ambiente
Aggiornato il 06 marzo 2020 Da Fondazione Innovazione Urbana
Mauro Bigi, esperto di sostenibilità e Responsabilità Sociale d'Impresa, collabora con Fondazione Innovazione Urbana.
U-area for all è nato nel 2019 dal Laboratorio di pratiche partecipative del Progetto europeo h2020 ROCK (Regeneration and Optimization of Cultural Heritage in Knowledge and creative cities).
L'obiettivo è stato creare un servizio che consentisse di vivere in modo più accessibile la zona universitaria con i suoi musei e poli culturali.
Ci sono diversi itinerari accessibili per scoprire il patrimonio culturale del centro di Bologna:
Da piazza Maggiore, si raggiunge via Zamboni percorrendo via Rizzoli fino a piazza Ravegnana e piegando poi a sinistra. Evitare le rastrelliere ai due lati all'inizio della via e le panchine al centro della strada all'altezza di piazzetta Ardigò. L’accesso ai portici non ha gradini, ma all'imbocco di via Marsala, sulla sinistra, i tre in discesa non sono segnalati. I portici non presentano difficoltà, escluse quelle rappresentate dai dehors.
Dopo largo Respighi, sotto il portico si affaccia il Teatro Comunale con visita guidata da concordare. Attraversando piazza Verdi sulla destra, per via Bibbiena, San Sigismondo, largo Trombetti, via Belmeloro, via Selmi, si arriva all'edificio che ospita la Collezione di Zoologia al piano terra e al primo piano (aula didattica e animali da toccare) la Collezione di Anatomia Comparata al secondo (con percorso supportato da guida audio-braille) e la Collezione di Antropologia al terzo, con la ricostruzione di una yurta. Disponibili visite guidate da studenti.
Per un riposo al fresco, in via Belmeloro, si apre il piccolo giardino San Leonardo, non troppo curato ma provvisto di panche e tavoli.
Torniamo in via Zamboni. Attenti: all'imbocco del portico di destra, al centro, si erge un evocativo fittone! Proseguendo si raggiunge l'ingresso di palazzo Poggi che ospita il Museo di Palazzo Poggi, il Museo Europeo degli Studenti - MEUS e il Museo della Specola, oltre all'aula Carducci e alla Biblioteca Universitaria, tutti visitabili con visita guidata su richiesta, ma non c'è niente che si possa toccare.
Più avanti si arriva alla Collezione di Geologia Museo Giovanni Capellini, il regno del gigantesco modello di Diplodocus. Siccome la vicina Collezione di Mineralogia Museo Luigi Bombicci offre poco al visitatore non vedente, si consiglia di raggiungere la vicina via Irnerio e fare 200 metri fino all'Orto Botanico ed Erbario dove, su richiesta, sperimentare al tatto e, se possibile, al gusto e all'olfatto consistenze, forme, rilievi e curiosità di piante note ed esotiche.
Tanti itinerari e suggerimenti accessibili per vivere la città al meglio
Partenza dalle 2 Torri, camminare su via Zamboni fino a Piazza Verdi. Da qui si può andare in due aree di sosta:
- a sinistra, da via largo Respighi si arriva alla Piazzetta Pradelli vicina ai Giardini del Guasto, aperti solo in alcuni giorni e orari.
- girando a destra, su via Belmeloro si può arrivare al Giardino Don Tullio Contiero, detto di San Leonardo.
Da via Belmeloro girare in via Selmi dove si possono visitare gratuitamente 3 Collezioni del Sistema Museale di Ateneo:
al piano terra e al primo piano. I materiali sotto teca hanno una catalogazione ottocentesca, ma ci sono pannelli esplicativi numerati, con testi tecnici affiancati a numerose immagini.
- Collezione di Anatomia comparata
Al secondo piano contiene cartelli esplicativi scritti in corsivo e senza immagini, ma esiste una brochure chiara e sintetica di questa collezione. Il tema principale della Collezione è l’evoluzione degli esseri viventi vertebrati attraverso l’osservazione dei “preparati anatomici” (prodotti, costruiti in laboratorio), di pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.
- Collezione di Antropologia si trova al terzo piano e presenta cartelli esplicativi con molti disegni e tabelle. Interessante la ricostruzione di una yurta descritta in un fascicolo disponibile in sala.
Si torna su via Zamboni dove si possono visitare il Museo di Palazzo Poggi, il Museo della Specola e la Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini".
Nelle sale del Museo di Palazzo Poggi ci sono pannelli con targhe e simboli che rimandano alla tematica della sala.
La connessione wifi è riservata agli iscritti all'Ateneo.
Nella Collezione di Geologia "Museo Giovanni Capellini" non sono presenti pannelli o schede di sala, né
supporti visivi. Ci sono solo spiegazioni per alcune parti importanti o
etichette originali scritte a macchina. Il linguaggio dei brevi testi è molto
tecnico.
Alla fine di via Zamboni ad angolo con Piazza di Porta San Donato si può visitare la Collezione di MineralogiaMuseo Luigi Bombicci.
I materiali sotto teca, hanno indicazioni sulla tipologia degli elementi e sulla provenienza geografica. Non c'è nessun pannello esplicativo in sala, né supporti visivi.
Su via Irnerio si raggiunge in breve tempo l’Orto Botanico ed Erbario.
Sono presenti pannelli tematici, dal linguaggio molto tecnico, con mappa e QR code per approfondimenti e un link che rimanda alla descrizione dell’erbario sul sito.
In nessuno di questi musei è prevista modalità di comunicazione visiva in caso di allarme nei bagni.
Partendo da Piazza Maggiore raggiungere l'incrocio con via Rizzoli e poi svoltare a destra. Percorrere i portici di via Rizzoli fino al semaforo e poi attraversare le strisce pedonali raggiungendo Piazza di Porta Ravegnana.
Via Zamboni si trova sulla sinistra.
Dall'inizio di via Zamboni fino all’inizio dei portici nel lato sinistro della via in direzione dei viali, la pavimentazione è un po’ sconnessa.
L’accesso ai portici non ha gradini e la pavimentazione sotto è liscia.
Dopo la piazzetta Achille Ardigò, si arriva alla Facoltà di Giurisprudenza (al civico n. 22), dove bisogna uscire dai portici e percorrere la pista ciclabile per un breve tratto e poi si rientra sotto i portici, così si evitano i tre scalini alti ciascuno 16 cm posti sotto ai portici.
In Piazza Verdi bisogna svoltare e proseguire a destra dei portici del teatro comunale perché poco dopo presentano due scalini. Riprendendo la via, si possono percorrere di nuovo i portici sulla sinistra che sono accessibili fino in fondo alla via.
Per raggiungere le Collezioni di Zoologia, Anatomia Comparata e Antropologia bisogna svoltare a destra per via San Giacomo, ma per farlo bisogna proseguire verso Piazza Puntoni fino alla prima rampa che permette di imboccare il portico che porta in via San Giacomo. La rampa si trova all'altezza del numero civico 47 di via Zamboni.
Quando si entra in via San Giacomo il marciapiede diventa sconnesso. Alla prima rampa è meglio attraversare la via e portarsi sull’altro marciapiede che termina con una rampa all’incrocio con via Selmi.
Svoltando a destra per via Selmi si raggiungono le Collezioni di Zoologia, Anatomia Comparata e Antropologia.
Per raggiungere la Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini” si rifà la strada percorsa tenendo il portico di via Zamboni sul lato destro in direzione dei viali; quando il portico finisce il marciapiede si fa sconnesso per pochi metri prima dell’ingresso dell’edificio.
Uscendo dalla Collezione di Geologia si prosegue per il marciapiede a destra e dopo pochi metri si raggiungono delle strisce pedonali.
Si attraversano poi le successive strisce pedonali di via Irnerio e si svolta a sinistra raggiungendo dopo 200 metri l’Orto Botanico ed Erbario.
Il progetto
per la realizzazione degli itinerari è stato promosso dal Comune di
Bologna, Fondazione per l’Innovazione Urbana e Università di Bologna, in
collaborazione con Accaparlante, Istituto dei ciechi Francesco Cavazza,
Fondazione Gualandi a favore dei Sordi, ITcares, La Girobussola onlus, MUVet,
progetto MIA musei inclusivi aperti, Bologna Musei, Sistema Museale di Ateneo.