I portici fuori dalle mura
Aggiornato il 04 maggio 2022 Da Bologna Welcome
I portici sono ovunque, è sufficiente guardare oltre le mura
della città per accorgersi di quanto lungo e grande sia il loro abbraccio.
Nella pianura bolognese, Pieve di Cento è conosciuta come la “piccola Bologna” per la presenza di numerosi portici ben conservati nel certo storico che la rendono un vero gioiello. Degna di menzione è la Casa degli Anziani, edificio antico sorretto da uno dei più vecchi portici in legno del paese, che in passato era una locanda, ricovero di pellegrini e posta dei cavalli.
A Budrio e
San Pietro in Casale, invece, prova a perderti tra le strette stradine e ammira
le arcate in tutta la loro bellezza.
A Imola, l’imponente Palazzo Comunale è situato nel cuore del
centro storico a cavallo tra la via Emilia (antico decumano romano), dove
troviamo fra gli altri anche il portico di Palazzo Sersanti e l’antica Farmacia
dell’Ospedale, e la via Appia (cardo romano). Ricca di portici, la città
accoglie il visitatore tra capitelli, lunghe colonne e ampie arcate in una
lunga passeggiata all'insegna della scoperta. Da non dimenticare è il portico
di via XX Settembre nel Borgo dipinto di Dozza, unico esempio di percorso
porticato che contribuisce alla sua unicità.
Infine, tra i monti dell’Appennino alberga il Chiostro Olivetano della Cisterna, di epoca cinquecentesca, che confluiva l’acqua piovana per uso pubblico. È proprio qui, nella Piazzetta San Leonardo a Monghidoro, che il sole, sorgendo, gioca a fare capolino tra le colonne creando ombre da rincorrere.